KRAV MAGA - Personal Defence
KRAV MAGA - Personal Defence
Il Krav Maga non è un'arte marziale, uno sport di combattimento ma un sistema codificato, reale, pragmatico, efficace e di veloce apprendimento che addestra ad una reazione logica e rapida in caso di aggressione. Il nostro metodo si basa sui principi fondamentali della concentrazione, rapidità ed esplosività delle tecniche, concatenando colpi e pressando l'aggressore che può essere armato. Cosa si ottiene? La capacità di apprendere un metodo di autodifesa da utilizzare quando viene messo in gioco la nostra incolumità o quelle degli altri.
Autodifesa
Con autodifesa, o difesa personale, si indica la capacità propria di difendersi dai pericoli e dalle minacce all'integrità fisica e psichica. Essa consiste anche nel saper gestire (o evitare) una disputa (non necessariamente violenta) tra individui che, per svariati motivi, possono giungere ad uno scontro.
È molto diffusa l'opinione che la difesa personale sia solo un insieme di tecniche ed insegnamenti atti ad atterrare un avversario prima che sia lui a farlo, confondendo l'autodifesa con lo street fighting. In realtà la difesa personale comprende sia tecniche fisiche per la difesa dalle aggressioni, sia tecniche psicologiche.
Prevenzione
La prevenzione è un concetto fondamentale dell'autodifesa, e per questo viene incluso negli studi di queste tecniche. La prevenzione serve ad evitare inutili situazioni di rischio per la persona. Può sembrare un'ovvietà, ma spesso questo concetto non è compreso immediatamente da chi si avvicina per la prima volta ad una scuola di difesa personale. Il detto "Prevenire è meglio che curare" può essere adottato anche in questo campo.
La difesa personale, o autodifesa, è l'insieme di tecniche che permettono di proteggersi da minacce e pericoli. L'obiettivo è prevenire e ridurre il rischio, non diventare invincibili.
La difesa personale comprende tecnica, strategia e tattica combinabili tra di loro per la difesa contro aggressioni e/o attacchi, a livello fisico, psicologico e verbale. In tema di autodifesa un concetto molto importante è quello della prevenzione che serve ad evitare inutili situazioni di rischio per la persona.
La necessità di difendersi sussiste quando il pericolo non possa essere altrimenti evitato, ad esempio sostituendo la difesa con una reazione meno dannosa, oppure in caso di commodus discessus, quando cioè l'aggredito abbia concretamente la possibilità di fuggire semplicemente dalla situazione pericolosa.
La difesa personale non si limita solo a imparare a colpire e bloccare, ma anche a prevenire situazioni pericolose attraverso la consapevolezza dell'ambiente e la capacità di valutare i segnali di allarme
Art. 52. (Difesa legittima) Non e' punibile chi ha commesso il fatto, per esservi stato costretto dalla necessita' di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un'offesa ingiusta, sempre che la difesa sia proporzionata all'offesa.
Tecniche di difesa
La difesa personale deve essere vista come una cultura di prevenzione adatta a tutti. Lo studio di un'arte di difesa prima di tutto intende dare fiducia in sé stessi ed una conoscenza dei rischi e delle violenze, l'atteggiamento di una coscienza preventiva di qualsiasi attacco.
L'attività di difesa personale parte da due filosofie essenziali:
• essere preparati
• serve solo per difesa e mai per offesa
Le tecniche di difesa personale si differenziano per due caratteristiche fondamentali:
• l'applicazione: devono cioè essere eseguite nel modo più efficace possibile, e soprattutto non ci sono esclusioni di colpi;
• la durata: mentre l'allenamento sportivo prepara l'atleta ad affrontare incontri molto lunghi, suddivisi magari in più round, quello di autodifesa prepara l'allievo ad affrontare scontri che magari possono durare pochi secondi. Lo scopo non è ovviamente quello di totalizzare più punti dell'avversario, ma quello di terminare lo scontro a proprio favore e nel più breve tempo possibile.
Le tecniche di difesa dalle aggressioni fisiche sono molteplici e variano da scuola a scuola. Tutte però hanno in comune la ricerca della semplicità di esecuzione e l'efficacia. È importante che una tecnica di difesa entri nella memoria fisica di chi la esegue, cioè deve essere eseguita spontaneamente; la tecnica non deve essere pensata, deve essere eseguita e basta, come se il corpo reagisse per istinto. Non esiste una tecnica in assoluto più efficace di altre, ma esiste una linea guida da seguire affinché la tecnica utilizzata lo possa diventare. Le più diffuse sono:
• cercare di mantenere l'iniziativa, incalzando l'avversario per non dargli il tempo di reagire e possibilmente di attaccare;
• puntare alle parti anatomiche più esposte e delicate (per es. occhi, naso, genitali);
• ogni parte del corpo può diventare un'arma, senza dimenticare che praticamente qualsiasi oggetto può essere usato allo stesso scopo.
Il krav maga è una "tecnica di combattimento" semplice e pratica (chi la insegna preferisce non chiamarla "arte marziale"). Infatti è nata per essere appresa in breve tempo ed essere usata in uncontesto bellico. Il krav maga predilige un approccio offensivo, che caratterizza questo sistema di combattimento. Se altre arti marziali tradizionali, soprattutto di matrice orientale, tendono ad associare oltre all'insegnamento delle tecniche un sistema filosofico e spirituale, il krav maga risponde a criteri di tipo militare quali l'efficacia e la rapidità con cui si arriva al risultato desiderato, che è la neutralizzazione dell'avversario.
Dove spesso molte arti marziali (tra le quali anche quelle da cui il krav maga ha attinto, come il judo, il ju-jitsu, il kung-fu, etc...) prediligono un'impostazione attendista che lascia all'avversario la prima mossa, il krav maga punta ad una rapida neutralizzazione dell'avversario prima che questi possa diventare una minaccia. Esso è una sintesi armonica di tecniche derivate dalle arti marziali, da sistemi di lotta a mani nude e dai metodi del close combat del Maggiore Firebairn. L'impostazione privilegiata prevede l'attacco a parti "sensibili" del corpo come occhi, gola o genitali, evitando movimenti e azioni macchinose o non alla portata di tutti.
Questa impostazione, adatta ad ambienti ad alto rischio come i teatri operativi mediorientali, potrebbe essere fonte di problemi in situazioni di vita quotidiana: infatti l'approccio aggressivo e anticipatorio potrebbero portare a complicazioni di natura penale. Per questo, nell'ambito civile della difesa personale, il krav maga viene insegnato da istruttori esperti per essere usato solo in casi estremi di pericolo per la propria vita (violenza da strada, tentativi di stupro, aggressioni a mano armata ecc.).
La classificazione del krav maga come sistema di combattimento ravvicinato (come bene evidenzia la traduzione del nome) si evidenzia anche nella sua scarsa attitudine a essere praticato come sport da competizione. Puntando soprattutto a zone del corpo (genitali, carotide, occhi etc.) ritenute normalmente intoccabili per altri sport di contatto, il krav maga difficilmente può essere praticato in forma sportiva, come avviene per karate, taekwondo ed altri sport da combattimento. A differenza delle arti marziali che ritualizzano i gesti il krav maga è un sistema di combattimento pragmatico: ogni gesto è essenziale, ogni colpo diretto verso un punto sensibile.
A ciò si aggiunga la grande attenzione che riveste la preparazione per fronteggiare nemici armati, anche con armi da fuoco come pistole e fucili, per comprendere l'elevata specificità di impiego di questo sistema di combattimento, in cui lo scontro fra due avversari a mani nude è solo una delle possibilità.